MARCO FORNARO 

Marco Fornaro

Sono un ingegnere, un ipnotista, un coach, un intellettuale, ma soprattutto sono una persona che ha sempre vissuto molto intensamente

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Miriam si sveglia a mezzogiorno – Capitolo Quattro – Dividi et Impera - Parte 2

2025-01-06 02:45

Marco Fornaro

AMORE, XDONNE, Il Mondo Oscuro,

Miriam si sveglia a mezzogiorno – Capitolo Quattro – Dividi et Impera - Parte 2

Se parlar male non basta, minaccia, tormenta, punisci, ostacola...

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Nel capitolo precedente ho descritto l’utilità del parlar sempre male di TUTTI in loro assenza, ed ho spiegato come questa sia una strategia di applicazione del detto romano “Dividi ed Impera”.

La seconda modalità di applicazione di questa strategia sta nell’IMPEDIRE/PUNIRE/OSTACOLARE DIRETTAMENTE i rapporti tra le persone, si tratta ovviamente di un metodo molto più invasivo, ancora di più in quanto, come ho ricordato, viene applicato solitamente verso persone con cui si tengono rapporti stretti, gli inglesi lo chiamerebbero “inner circle”, quindi viene utilizzato più raramente, ma può dare risultati ancor più potenti e duraturi.

Ci sono due metodi per applicarlo: o si minaccia direttamente la persona A in caso abbia contatti diretti con la persona B oppure si rende si rende la vita impossibile ad entrambi al minimo segno di contatto diretto, Miriam usa solamente quest’ultima variante, mentre tra gli uomini che frequentano il “mondo oscuro” è più in voga il primo metodo.

La prima volta che qualcuno ha cercato di applicare questo principio su di me sono rimasto senza parole, si trattava di pusher molto giovane e con una reputazione di “duro”, che aveva iniziato un percorso di riabilitazione con me, ma che si era rivelato semplicemente un male intenzionato.

Questa persona, che d’ora in poi chiamerò Bminus, mentre lo seguivo  aveva subito un accoltellamento, proprio a seguito di azioni scellerate che lo caratterizzavano e ne avevano creato l’immagine,  e quando ero andato a trovarlo in ospedale avevo sviluppato un rapporto di fiducia con i suoi genitori, che già avevo contattato per informarli della mia attività con Lui (a proposito: in ospedale si erano fatti vivi SOLAMENTE i suoi genitori ed il sottoscritto).

Quando è stato chiaro che Bminus, nonostante l’accoltellamento e numerosi altri problemi, aveva ricominciato con le vecchie abitudini (ammesso che avesse mai smesso), avevo ritenuto mio dovere tenere informato il padre di quanto gli stava accadendo qualora ne avessi avuto notizia, quindi, per esempio, quando avevo visto Bminus, ad ore improbabili, in allegra compagnia di noti pusher, avevo scattato foto con il mio cellulare e le avevo inviate direttamente a suo padre, stessa cosa quando lo avevo visto mano-nella-mano con ragazzine minorenni, in quanto Bminus, tra le altre malefatte, aveva rovinato la vita di una ragazza dopo averci fatto una figlia assieme.

Ed ecco il tentativo di applicazione della strategia “dividi et impera”: Una sera Bminus si è presentato a casa mia e mi ha intimato di evitare qualsiasi contatto con la sua famiglia, inizialmente senza dare alcuna motivazione, poi, su mia richiesta, motivando la cosa con un suo presunto diritto di “lasciar fuori la famiglia”.

Ho subito spiegato a Bminus che la sua proposta era irricevibile, se non altro a causa degli impegni da me presi nei confronti di suo padre, ma non si è arreso: da lì a pochi giorni, mentre ero seduto ad un tavolo di un bar in piazza, si è presentato, tornando alla carica con minacce dirette nei miei riguardi.

La cosa che mi ha sorpreso del suo atteggiamento durante il secondo incontro è che non si ricordava né che gli avevo già risposto fermamente di NO, né COSA gli avevo risposto, cioè era evidente che le mie motivazioni gli risultavano letteralmente INCOMPRENSIBILI, per lui far tagliare i rapporti tra due persone usando minacce era una azione talmente comune che la riteneva un suo sacrosanto diritto!

Ed ora l’esempio di applicazione del secondo metodo, sempre sul sottoscritto, ma ad opera di Miriam.

Ero stato ricontattato da una ragazza che avevo conosciuto nella mia attività come insegnante di Informatica, che d’ora in poi chiamerò Perla, con cui avevo concordato una sessione di ipnosi/coaching, non posso scrivere qual era l’obiettivo della sessione con Perla ma posso dire che era stata più che soddisfatta dei risultati.

Miriam aveva sempre insistito sul fatto che il nostro era ESCLUSIVAMENTE un rapporto di amicizia, quindi mi ha lasciato di stucco quando mi aveva contattato e, apprendendo che ero in compagnia di una donna, era andata su tutte le furie.

La reazione di Miriam si è fatta sentire per oltre una settimana, oltre ai consueti e silenzi, blocchi su whatsapp, blocchi sulle chiamate/sms, intimazioni di non farmi sentire per nessun motivo e alle dettagliate cronistorie delle migliori performance sessuali dei suoi ex, ha continuato a tormentarmi nominando la mia “scopata con Perla” in OGNI SINGOLA CHAT, o  TELEFONATA che si degnava di concedermi.

Infine ha preteso di ricostruire i miei movimenti nella giornata della sessione minuto per minuto obbligandomi a risponderne con atteggiamenti degni di un interrogatorio della STASI, per ORE.

Ancora una volta i metodi di Miriam si sono rivelati efficaci, nel tentativo di calmarla ho posticipato la successiva sessione di Perla con una scusa!

Professional World changer @ non mi importa dei diritti legali, ma faccio causa ai bugiardi