Uno dei miei giornalisti preferiti è Matt Taibbi, un americano, un grande giornalista di inchiesta
Non vi preoccupate se non lo conoscete, e non perdete tempo a cercarlo su googlenews o altri motori simili, non appare sui media “tradizionali” (alle volte indicati come “mainstream”) da molti anni e, come molti giornalisti “veri”, si è aperto un blog a semi-pagamento su substack, vive con quello, e continua a scrivere….alla grande…e anche se non ha un suo canale, potete trovare numerose sue interviste su youtube.
C’è una ragione semplicissima per il fatto che nessuno lo pubblica: è un “traditore” della categoria, infatti era un giornalista di inchiesta molto affermato ed ha direttamente seguito molte campagne presidenziali americane, cioè è vissuto per anni in quello che lui stesso adesso definisce “il circo” della informazione….poi un bel giorno si è stancato ed ha cominciato ad “esternare” quello che Lui pensa al riguardo del giornalismo attuale…e i suoi ex colleghi proprio non lo hanno gradito.
Di Lui ho anche letto due libri, direttamente in lingua inglese, non so veramente quale mi piace di più, ma in questo post ho deciso di scrivere riferendomi prevalentemente a “Hate Inc.” dove specificatamente parla dell’informazione moderna (https://www.amazon.it/Hate-Inc-Todays-Despise-Another/dp/1949017257 ), il titolo completo tradotto in Italiano potrebbe suonare più o meno così: “Hate Inc.: Perché i media di oggi ci fanno disprezzare l'un l'altro”
Ovviamente vi consiglierei, se potete, di leggere tutto il libro ed ascoltare le interviste al riguardo dello stesso Taibbi, ma, se accettate di risparmiare tempo e vi fidate di una mia estrema sintesi, il concetto base ve lo riporto di seguito citando e traducendo liberamente dall’inglese il libro stesso:
“Quando accendete la TV (anche la Pay-TV) e guardate un telegiornale, oppure acquistate un giornale e leggete un articolo, ricordatevi sempre che non avete acquistato/visto/letto NIENTE che abbia a che fare con l’informazione, oramai si tratta di INTRATTENIMENTO, quelli (i giornalisti ndr) vogliono tenervi incollati ai media che li veicolano, lo fanno solo per guadagnare soldi (attraverso la pubblicità ndr) e per prestigio personale (che si traduce soprattutto in soldi ndr), e per farlo usano prevalentemente i mezzo più efficaci: (instillare) LA PAURA e L’ODIO”
Credo veramente non occorra aggiungere altro per comprendere la sintesi del pensiero di Taibbi, nei suoi libri e nelle interviste ovviamente è molto più circostanziato, presenta numerosi casi in cui è stato coinvolto di persona, documenta dettagliatamente come la realtà viene sistematicamente distorta e come il “circo” dell’informazione agisca sempre, di fatto, all’unisono, ed infine di come i rari “dissidenti” vengano prima emarginati, poi vilipesi, ed infine semplicemente “spariscano dai radar” (perché gli editori si rifiutano di pubblicarli ndr).